mercoledì 17 aprile 2013

La bicicletta nelle Terre di Faenza


Terra di paesaggi contrastanti, di percorsi in pianura che si snodano tra i campi e di ripide salite che si inerpicano sulle colline. Creste aride di calanchi lavati dalla pioggia, boschi e macchia appenninica, ordinati filari di viti. La Vena del Gesso Romagnola, protetta da un Parco regionale, taglia trasversalmente queste valli creando un ambiente unico, in cui vivono specie animali e vegetali rare e protette. A nord una fitta vegetazione ricopre le rocce gessose che a sud restano scoperte al sole, creando un paesaggio aspro e lunare che contrasta con la fertile campagna intorno.
La bicicletta è la regina di queste strade: bici da strada o mountain bike per mettersi alla prova tra discese e salite esaltanti o semplicemente godere da vicino, in percorsi tranquilli e con la giusta lentezza, questa terra spesso ripercorrendo antiche vie di collegamento tra i borghi e tra le case di campagna. Strade che salgono tra i frutteti o affondano tra i boschi. Strade che in ogni stagione hanno profumi diversi, rumori nuovi, colori sorprendenti. Che possono arrivare a paesaggi insoliti come le doline e i boschi che circondano il Centro Visite Ca’ Carnè. O possono portare a grotte scavate nel gesso, come la Grotta Tanaccia o la Grotta di Re Tiberio.
Molte sono le competizioni organizzate nelle varie stagioni, con diversi livelli di difficoltà e impegno, anche se scoprire da soli gli scorci che si aprono in cima ad una costa o dietro ad una curva resta sempre un’esperienza impagabile.

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