Arte e cultura


Terra dove la storia ha lasciato i segni del passaggio di grandi conquistatori e di pacifici governi. Pievi romaniche, rocche medioevali, torri rinascimentali raccontano di epoche lontane nel tempo in cui i ritmi semplici della vita contadina non erano turbati dall’avvicendarsi delle dominazioni, alcune delle quali hanno lasciato ricchezza di opere d’arte custodite nei musei e negli eleganti palazzi dei centri storici. I borghi delle Terre di Faenza conservano ancora parti delle antiche fortificazioni medioevali, spesso arricchite da torri e rocche ora trasformate in musei che esprimono sempre il forte legame con il territorio. Come a Brisighella, uno dei Borghi più belli d’Italia, dove la rocca costruita dai Manfredi e potenziata dai Veneziani domina dall’alto di uno dei tre colli gessosi il caratteristico borgo, dedalo di viuzze e piazzette che si snodano ai piedi dell’antica Via degli Asini. Addossata alla roccia e rialzata rispetto al piano stradale, questa particolarissima via porticata è un esempio unico di strada fortificata medioevale. Sugli altri due colli la Torre dell’Orologio e il Santuario del Monticino fanno perdere lo sguardo tra le morbide colline che li circondano. O come a  Riolo Terme, dove nella bella Rocca
Trecentesca, appartenuta a Caterina Sforza, è racchiuso un singolare ed interattivo Museo del Paesaggio e sono stati ideati per le scuole percorsi che aiutano a scoprire la vita all’interno delle fortezze medioevali. Ma dove è anche possibile sedersi a degustare un buon vino locale e una selezione di formaggi e salumi del territorio. Anche a Solarolo e Castel Bolognese, paese natale dello scultore Angelo Biancini a cui è stato dedicato un singolare Museo all’aperto, parti delle antiche mura medioevali sbucano a tratti tra le case del centro storico o ne circondano le parti più antiche, dove si custodiscono angoli suggestivi e scorci inaspettati. 
Torri rinascimentali punteggiano il paesaggio dominandolo dall’alto di colli strategici, testimonianza di epoche turbolente. Come la quattrocentesca Torre di Oriolo, nelle colline che dominano Faenza, ora completamente circondata da vigneti. A valle, invece, tranquille chiese di campagna, per secoli punto di riferimento per la gente di qui, custodiscono ancora all’interno delle sobrie mura romaniche opere d’arte espressione di una fede antica. Come la Pieve di San Giovanni in Ottavo (detta del Tho) a Brisighella o come l’Abbazia di Valsenio a Casola Valsenio,  con il vicino Cardello, antica foresteria dei monaci benedettini e ora museo dedicato allo scrittore Alfredo Oriani, che qui visse con la sua famiglia.
Dai borghi di impianto medioevale e antica tradizione rurale all’eleganza neoclassica dei
palazzi di Faenza, Città della Ceramica. Le belle facciate si rincorrono nelle vie sempre animate dal passeggio tra i bei negozi ed i locali del centro e coronano la grande piazza rinascimentale. Alcuni, come Palazzo Milzetti, possono essere visitati, per scoprire i sorprendenti affreschi ed i saloni raffinati. Altri ospitano negozi, ristoranti, botteghe ceramiche. Proprio queste sono la vera caratteristica di Faenza ed esprimono il profondo legame con questa terra: le pregevoli maioliche per cui questa città è famosa nel mondo. Nate dall’argilla, così abbondante nelle colline attorno, da semplici utensili per la cucina sono divenute nei secoli raffinati oggetti d’arredamento, negli stili classici che i maestri ceramisti si tramandano da secoli o nelle versioni più moderne e creative frutto dell’estro degli artigiani.         

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